Montesacro preistorica

Museo di Casal de Pazzi - Deposito pleistocenico
Nella zona di Casal de Pazzi, in via Kant, angolo via Ciciliano, nel 1981, durante le opere di costruzione del nuovo quartiere, è stato ritrovato un sito risalente al Pleistocene, che ha restituito il vecchio alveo del fiume Aniene, risalente a 200mila anni fa. Da esso sono emersi circa 4000 reperti tra i quali un frammento di cranio umano, pietre scheggiate dall'uomo paleolitico e resti di Elephas antiquus, rinoceronti, ippopotami, uri, cervi, daini, iene lupi, cavalli e uccelli acquatici. Sono anche emersi fossili di una specie di olmo, la Zelkova crenata, che attualmente si trova solo intorno al mar Nero ed al mar Caspio.
Sul sito è stato allestito il Museo di Casal de' Pazzi, inaugurato il 30 marzo 2015 dal sindaco Ignazio Marino dopo anni in cui per mancanza di fondi non è stato visitabile se non in occasione di aperture straordinarie, di cui si dovevano ringraziare poche persone competenti ed appassionate, prima fra tutti la prof. Patrizia Gioia (grazie!), coordinatrice del museo. Nel museo si svolgono diverse attività didattiche.

Sacco Pastore
Nella località di Sacco Pastore, in una cava di ghiaia che sorgeva più o meno nel luogo dell'attuale via Sacco Pastore, nel 1929 e nel 1935 furono trovati due crani appartenenti a uomini di Neandertal (denominati Saccopastore 1 e Saccopastore 2), che giacevano su sedimenti alluvionali dell'ultimo periodo interglaciale, risalenti probabilmente a un periodo tra 100 e 130 mila anni fa. I crani erano danneggiati dall'attività di scavo che li aveva messi in luce, e sono stati attribuiti ad una donna adulta (Saccopastore 1) e ad un uomo adulto (Saccopastore 2).

Zanne di mammut e femori di uro
Montesacro ha anche restituito altri resti preistorici, come le zanne di mammut trovate alla fine dell'800 in depositi vulcanoclastici, e conservate nell'Istituto Tecnico Leonardo da Vinci di Roma, accompagnati da una etichetta redatta dallo scienziato Mantovani, che recita: "Frammento di una gigantesca difesa rinvenuta nella massa delle argille pleistoceniche del Monte Sacro Roma: Sponda destra dell'Aniene"; nella stessa scuola è conservata un'epifisi distale del femore di Bos primigenius, di 17 cm di lunghezza e 16 cm di diametro massimo, etichettata come: "Capo articolare inferiore di femore di Bos primigenius rinvenuto nelle sabbie di alluvione della valle dell'Aniene. Monte Sacro sulla via Nomentana 4 Km da Roma. Acquisto da Clerici 1884"; inoltre la zanna destra di Elephas antiquus rinvenuta nella stessa matrice.

Casa protostorica di Fidene
Nella borgata di Fidene, non lontana da Montesacro, nel sito dell'antca città di Fidenae, è stata ritrovata una casa dell'età del ferro, IX secolo a..C., in ottimo stato di conservazione, di cui è stata eseguita una ricostruzione, usando le stesse tecniche antiche, nei pressi del luogo di ritrovamento. La replica è visibile in piazza Quarrata, al capolinea del bus 336 ed al momento non è visitabile all'interno. Maggiori informazioni sulla pagina web della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.

BIBLIOGRAFIA
BROCATO Paolo, ZHARA BUDA Carla (a cura di) (2002) Le Origini. Un Museo per la Quarta Circoscizione. IV Circoscrizione Comune di Roma.
BRUNER Emiliano, MANZI Giorgio (2008) Paleoneurology of an "early" Neandertal: endocranial size, shape, and features of Saccopastore 1. Journal of Human Evolution, 54: 729-742.
GIOIA Patrizia (2010) Museo di Casal de’ Pazzi (o Deposito Pleistocenico) Atlante dei Beni Culturali delle Aree Naturali Protette di RomaNatura.
link
GRECO Marcello (2001) The Elephants at the Leonardo Da Vinci Institute in Rome. The World of Elephants - International Congress, Rome 2001, 53-56.
link (2,3 Mb)

pagina creata il: 2 maggio 2014 e aggiornata a: 18 ottobre 2015